Incontri pubblici
Sabato 20 maggio 2023: il libro di Arturo Paoli "Approdo in America Latina"
Nell'auditorium del Palazzo delle Esposizioni (piazza San Martino, Lucca) sabato 20 maggio alle ore 17 si presenta il libro di Arturo Paoli, curato dalla storica Silvia Scatena, contenente circa 150 lettere inedite, relative al primo decennio da lui vissuto in America Latina, in una edizione storica e critica di grande interesse.
Alla presentazione, dopo le introduzioni di Bruna Bocchini Camaiani, storica, responsabile scientifica Fondo Paoli e di Andrea Palestini, presidente Fondazione Banca del Monte di Lucca, intervengono lo storico Pietro Giovannoni, il giornalista Mauro Castagnaro, il monaco biblista Marcelo Barros, in dialogo con Silvia Scatena, storica, curatrice del volume.
Modera Silvia Pettiti referente del Fondo documentazione Arturo Paoli.
Partecipano all’evento, in collegamento zoom, Giorgio Christeller e alcuni protagonisti di quella stagione socio politica ed ecclesiale argentina.
Oggetto del volume sono le lettere indirizzate da fratel Arturo a una ventina di interlocutori diversi, tra i quali spiccano i nomi di Paolo VI, Roger Schutz, Ernesto Balducci, Giorgio La Pira. Dai carteggi di Paoli emerge il percorso personale che lo ha condotto a considerare quella che inizialmente definisce “terra dell’esilio” come “patria del cuore”, a seguito di un travagliato e doloroso percorso di separazione dalla cultura delle sue origini e, al contempo, di inserimento nel continente che rappresentava «l’heure de la jeunesse», come scrive a Gabriella Roncoroni Christeller, «amicizia irripetibile e meravigliosa».
In Argentina, dove il priore René Voillaume lo invia, nel gennaio 1960 insieme ad altri due fratelli, a fondare la prima fraternità argentina nella cuña boscosa di Fortín Olmos (Stato di Santa Fé), Paoli scopre un Vangelo «vibratamente, fieramente storico» come peculiarità della sua vocazione, sentendosi chiamato a «predicare il cristianesimo come rivelazione storica», come sottolinea Scatena nella documentata Introduzione al volume. Sullo sfondo si intravedono gli avvenimenti epocali del tempo.
Modera Silvia Pettiti referente del Fondo documentazione Arturo Paoli.
Partecipano all’evento, in collegamento zoom, Giorgio Christeller e alcuni protagonisti di quella stagione socio politica ed ecclesiale argentina.
Oggetto del volume sono le lettere indirizzate da fratel Arturo a una ventina di interlocutori diversi, tra i quali spiccano i nomi di Paolo VI, Roger Schutz, Ernesto Balducci, Giorgio La Pira. Dai carteggi di Paoli emerge il percorso personale che lo ha condotto a considerare quella che inizialmente definisce “terra dell’esilio” come “patria del cuore”, a seguito di un travagliato e doloroso percorso di separazione dalla cultura delle sue origini e, al contempo, di inserimento nel continente che rappresentava «l’heure de la jeunesse», come scrive a Gabriella Roncoroni Christeller, «amicizia irripetibile e meravigliosa».
In Argentina, dove il priore René Voillaume lo invia, nel gennaio 1960 insieme ad altri due fratelli, a fondare la prima fraternità argentina nella cuña boscosa di Fortín Olmos (Stato di Santa Fé), Paoli scopre un Vangelo «vibratamente, fieramente storico» come peculiarità della sua vocazione, sentendosi chiamato a «predicare il cristianesimo come rivelazione storica», come sottolinea Scatena nella documentata Introduzione al volume. Sullo sfondo si intravedono gli avvenimenti epocali del tempo.
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